STORIA DELLA FAMIGLIA DELLA ROVERE

Il giovane Francesco Maria della Rovere fu un famoso condottiero e prestò servizio come capo delle milizie di numerosi stati italiani. Nel 1505 sposò Eleonora Gonzaga e, dopo un breve esilio, durante il quale il potere passò a Lorenzino de’ Medici, rientrò in possesso del Ducato nel 1523 (nel frattempo la capitale ducale era stata spostata a Pesaro).

Nel 1538 successe al trono il figlio Guidubaldo II, nato nel 1514, che ricoprì durante la sua lunga carriera numerosi incarichi bellici per vari signori, come aveva fatto il padre. Nel 1548 sposò in seconde nozze Vittoria Farnese, che l’anno dopo dette alla luce l’agognato erede maschio Francesco Maria II. Guidubaldo II promosse nuovi lavori nel Palazzo Ducale di Urbino, con la costruzione del cosiddetto “appartamento roveresco” e la sopraelevazione delle terrazze quattrocentesche per realizzare il secondo piano dell’edificio.

Il figlio Francesco Maria II, che frequentò la corte spagnola di Madrid, successe al padre nel 1574. Nel 1571 aveva sposato Lucrezia D’Este (da cui si separerà nel 1577) e in seguito, preoccupato dalla mancanza di un erede, prese in moglie la giovanissima Livia Feltria Della Rovere (1599), con cui era imparentato. Finalmente, nel 1605, la duchessa partorì il successore tanto sospirato, Federico Ubaldo.

Al fine di evitare il passaggio del Ducato allo Stato della Chiesa, nelle cui mire espansionistiche il territorio roveresco si trovava ormai da tempo, Francesco Maria II stipulò il fidanzamento tra il piccolo erede e Claudia de’ Medici, figlia di un personaggio politico tanto importante come il Granduca di Toscana Ferdinando I. I due giovani si sposarono nel 1621 con grandi festeggiamenti in tutta la città di Urbino e l’anno seguente nacque la piccola Vittoria.

Il 6 giugno 1623 Federico Ubaldo morì inaspettatamente e la moglie con la figlia si trasferì subito a Firenze, portando con sé una grande quantità di beni mobili e opere d’arte spettanti in dote alla piccola Vittoria.

Il Duca Francesco Maria II si ritirò allora nel Palazzo Ducale di Urbania, dove morì il 18 aprile 1631. Nell’estate dello stesso anno, il cardinale legato del Papa Urbano VIII Barberini, Antonio Barberini, prese ufficialmente possesso del Ducato insediandosi solennemente a Palazzo Ducale.